Francesca Colombo
«Noi del tutto slegati dalla classe politica che ha fatto disastri»
Con vassoi di zeppole e pizzette, ieri mattina era dagli agricoltori accampati da giorni al porto di Cagliari. «A portare la nostra solidarietà a questa categoria produttiva, forse la più importante di tutte, che non viene tutelata», dice Maria Francesca Colombo, candidata nella lista Sardigna R-Esiste che sostiene Lucia Chessa (segretaria nazionale dei Rossomori) presidente. Cinquantadue anni, laurea in Giurisprudenza, si occupa di intermediazione immobiliare e creditizia.
Cosa ha detto a chi sta protestando?
«Insieme con Sara Serra e Giovanni Siotto Pintor abbiamo spiegato che a livello politico gli daremo sempre il massimo supporto, e che tutti i provvedimenti che riguardano il settore devono essere concordati e analizzati loro. Questa situazione si ripercuote su tutta la popolazione, perché noi mangiamo quello che loro producono».
Prima volta in campo?
«Sì, ma il nostro gruppo da due anni crea opportunità di incontro nel territorio tra persone che vengono da differenti espressioni e ideologie, per creare una massa critica e una lista civica totalmente indipendente che si oppone al sistema che fino a oggi ha controllato la Regione. Con scarsi risultati».
Nello specifico?
«Non puntiamo il dito sulle persone, a noi non piace come è gestita la sanità, la scuola, i trasporti. Poiché questa classe politica ha ricoperto ruoli per otre trent’anni e i risultati sono assolutamente negativi, ci siamo sentiti in dovere di intervenire per proporre correttivi».
Perché non siete andati con una delle due coalizioni di centrosinistra?
«Politicamente potrebbe essere penalizzante, però eticamente e moralmente lo abbiamo ritenuto il primo punto: gli schieramenti che si presentano alle elezioni hanno contribuito a creare la situazione drammatica in cui vive l’Isola, non vogliamo stare con loro».
Sarà dura.
«Esiste anche la storia di Davide contro Golia, non ci arrendiamo. Abbiamo tra i candidati soggetti che sono espressioni di varie categorie, medici, ingegneri, imprenditori, avvocati, tante persone che si sono battute contro la speculazione eolica».
Qual è per lei il tema più importante?
«La difesa del diritto alla salute. Mancano i servizi sul territorio, le guardie mediche, i medici di base sono oberati di burocrazia. Il sistema va profondamente cambiato, bisogna implementare i piccoli ospedali nel territorio, la mancanza di cure nelle zone disagiate e spopolate è qualcosa di assolutamente straziante. Noi nel nostro programma politico mettiamo l’uomo al centro»
(Cr. Co.)
Fonte: L’Unione Sarda 5 febbraio 2024
Categorie: Interviste

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